Il papillon dell’applicazione regolatoria

Il sistema di comunicazione del pericolo che si potrebbe inceppare

Nel 2006 è nato REACH un regolamento che imponeva in maniera graduale fino al 2018 a chi produceva o importava in EU sostanze di registrarle. Ancor oggi è in via di applicazione molte sono le difficoltà e le inadempienze, ma per la maggior parte, il regolamento tiene e ha già portato notevoli frutti in termini generali di tutela della salute e dell’ambiente. Anche il sistema produttivo, per alcuni aspetti, ha giovato dell’applicazione di questo regolamento.

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E’ da sottolineare la graduale applicazione del regolamento che da 1000 tonnellate anno quasi subito, il limite che imponeva la registrazione è diventato 100 tonnellate/anno a metà del percorso e con il 1 giugno 2018 il limite è 1 tonnellata/anno. Praticamente il un consumo domestico di quasi tutte le sostanze, dal giugno dello scorso anno, è soggetto a registrazione della sostanza, a prescindere che ne sia nota la pericolosità o meno.

Fin qui ho solo riassunto delle ovvietà per molti. Ma ora arriva UFI! Che non sono “Ingredienti non identificati” ma sono gli “Identificativi unici di formula”.

Qualche cosa che mette in ordine molte cose, chi fa cosa! La particolarità è che dal 1/1/2020 per tutte le miscele e sostanze vendute al minuto l’UFI dovrà essere in etichetta.

L’impatto è importante per chi vende al minuto.

L’immagine che mi viene in mente è quella del papillon, perché nell’applicazione dell’UFI il legislatore ha invertito l’onere partendo da chi è più piccolo per poi andare a chi è più grande con delle criticità non indifferenti.

Infatti chi vende al minuto e immette sul mercato una sostanza o miscela dal 1/1/2020 dovrà inserire in etichetta l’UFI e comunicare al Poison Center europeo (benedetta la sua istituzione) le caratteristiche di pericolo, composizione e dati tossicologici. Mentre chi vende centinaia di tonnellate di una sostanza pericolosa avrà l’obbligo più avanti.

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Dove sta l’intoppo? E’ facile da dire con un esempio, io compero una miscelazione (di miscela di miscele) di cui non conosco la composizione e non ho il dominio pieno della formula. Devo notificare ai sensi articolo 45 CLP. Ho solo le informazioni che mi arrivano dal SDS, ma non sono complete.

Certamente più completa e corretta nella distribuzione delle responsabilità sarebbe la ricezione dell’ UFI che il fornitore ha notificato ( con tutte le info dentro) al Poison center, ed inserirlo nel mio UFI.

Ma il mio fornitore ha l’obbligo molto più avanti del mio ( fin anche nel 2025 in alcuni casi). E quindi che faccio? Inserisco le informazioni che ho?

Questa anomalia di inversione di tendenza nell’applicazione dei regolamenti porta ad una difficoltà quella di gravare in particolare sull’anello più debole, a livello regolatorio, della catena di approvvigionamento.

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